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Presentazione I Racconti della Terra
 

SINTESI DELLA 39° TAPPA - SAN GIOVANNI ROTONDO II PARTE

La storia di San Giovanni Rotondo si consuma, nell’ultimo secolo, nel nome di Padre Pio, che qui visse, per diffondere il messaggio della Chiesa cattolica, per 52 anni, a partire dal 1916.
Il primo insediamento umano a  San Giovanni Rotondo risale all’epoca neolitica. Successivamente, circa nel X secolo a. C., la zona fu occupata dall’antico popolo dei Dauni. La città montana si erge maestosa in corrispondenza con uno dei percorsi religiosi diretti alla grotta di San Michele Arcangelo, patrono della Capitanata, che, secondo la leggenda, nel 1656 respinse dalla città un’epidemia di peste.
Lunghi anni di storia videro protagoniste le dominazioni note in tutto il meridione d’Italia, dai Longobardi ai Bizantini, dai Normanni agli Svevi, dagli Angioini agli Aragonesi.
Il presente di San Giovanni Rotondo è affidato, in gran parte al turismo religioso della vita di padre Pio, come il convento dei Cappuccini, presenti in città fin dal 1540 (all’interno del quale si trova la tomba del Santo) e il santuario di Santa Maria delle Grazie. Ma sono importanti anche le bellezze del paesaggio, le tradizioni, la gastronomia locale, insieme all’importante Casa Sollievo della Sofferenza, fortemente voluta dallo stesso Pio da Pietrelcina, i reperti archeologici dell’antico Borgo Sant’Egidio e di La Curvara.
La puntata che vi presentiamo è stata registrata nell’incantevole cornice dell’Hotel “Gran Paradiso”, dove si è potuto parlare di fede, di storia, di cultura del territorio, intesa anche come cultura d’impresa.
Abbiamo incontrato Matteo Quitadamo, lo chef artefice del ricco menù a base di piatti tipici del luogo (su tutti primeggiava il pesce povero del Golfo di Manfredonia), Michele Fini, titolare dell’Hotel, che ci ha spiegato i punti di forza per un’accoglienza in grado di soddisfare una clientela proveniente da tutto il mondo e Michele Giangualano, direttore dell’Hotel “Gran Paradiso”, che ci ha svelato i segreti per rendere un servizio davvero impeccabile alla clientela e coordinare, ogni giorno, tutto il personale compreso tra la reception e la sala, passando ovviamente per la cucina.
Per approfondire la tematica del pesce povero, nonché il confronto tra pesce allo stato selvatico e pesce di allevamento, abbiamo incontrato l’agronomo, specializzato in molluschi, Marco Milia, presente a Manfredonia per un progetto legato all’allevamento delle ostriche, introdotto per la prima volta in Italia.
Tra gli ospiti provenienti da altre realtà italiane, figurava anche Diego Gandolfo s.r.l., legale rappresentante della “Gandolfo s.r.l.”, che ha presentato un importante progetto di investimento sul “Made in Italy” ortofrutticolo , per il rilancio del prodotto italiano anche sulle tavole estere.
Non sono mancati ospiti appartenenti al mondo delle istituzioni, come gli assessori provinciali Giuseppe Calamita (Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro) e Giuseppe De Leonardis (Turismo), con i quali si è parlato di opportunità di sviluppo, sia in termini di lavoro e di offerta per i giovani, sia d’incremento turistico, in previsione dell’imminente stagione estiva.
Nutrita anche la presenza di “amici” della stampa e della televisione, come il noto giornalista e scrittore Davide Grittani, abile penna de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.
La degustazione di tipicità è stata resa possibile anche da ottimi prodotti artigianali del foggiano, come quelli del Salumificio “Salcuno” di Poggio Imperiale e dell’Azienda Agricola “Nappi” di Stornara, che produce, tra le altre specialità, ottimi vini biologici con l’etichetta “Cantine Spelonga”, l’Azienda Agricola “Francesco Caccavo”, produttrice di ottimi olio extravergine di oliva, come il biologico “De Palma”.
Hanno preso parte all’evento anche la “Maffione Group” di Orta Nova (FG).

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