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Presentazione I Racconti della Terra
 

SINTESI DELLA 13° TAPPA - ORTA NOVA

Questo appuntamento con “I Racconti della Terra” ci vede tornare nelle terre dei Cinque Reali siti. Dopo aver scoperto molte notizie su Carapelle, Stornara, Stornarella ed Ordona, ad Orta Nova, la nuova tappa della trasmissione si svolge all’interno del Ristorante “Boccon divino”, teatro di un banchetto in nome della giusta accoglienza, del calore, di un ambiente confortevole e racconto, in cui si da grande cura al dettaglio, come sostenuto dal proprietario, Rocco di Giulio.
Orta Nova dista appena 12 chilometri dal capoluogo ed è situata al limite del Basso Tavoliere, nella zona attraversata dal fiume Carapelle e al limitare del Subappennino. Promosso al rango di città solo in tempi piuttosto recenti, nel 1999, il centro abitato di Orta Nova nacque in epoca medievale ma ebbe grande sviluppo nel XVII secolo, quando divenne una delle zone, in Capitanata, a più alta produttività agricola sotto i Gesuiti e successivamente, grazie all’intervento dei Borboni, poté avvantaggiarsi di notevoli privilegi fiscali.
Dell’epoca gesuitica resta splendida testimonianza nel palazzo denominato, per l’appunto, gesuitico, recante antiche iscrizioni e caratterizzato da un tipico campanile a vela.
Al di sotto del complesso gesuitico sopravvive una serie di camminamenti sotterranei che si irraggiavano in tutta la zona.
Il nome della città venne nel 1863: l’aggiunta dell’aggettivo “NOVA” si deve alla volontà di distinzione dalla vecchia Orta, ossia la vicina Ordona.
Nel XX secolo le coltivazioni cerealicole e vitivinicole della zona sono cresciute notevolmente, assommandosi ad un’altra fonte economica importante: l’ortifrutticoltura, che ha potenziato il settore agroalimentare, già discretamente avviato. I livelli occupazionali di questa cittadina sono superiori a quelli della media provinciale: le attività manifatturiere sono costituite da un centinaio di aziende operanti nei comparti alimentare, abbigliamento, meccanica e della carpenteria.
Il sindaco, Michele Vece, ha sostenuto la volontà di fare ancora meglio e sostenere la crescita ed il potenziamento delle imprese, medie e piccole, supportando gli imprenditori di fronte alle inevitabili recessioni registrate negli ultimi anni.
Le principali strutture architettoniche che la storia ci ha lasciato sono la Chiesa Madre, la Chiesa del Purgatorio, di epoca settecentesca, al momento ammirabile solo dall’esterno perché chiusa al culto in attesa di lavori di restauro e numerosi palazzi signorili. Tra le bontà enogastronomiche citiamo il vino Orta Nova, prodotto nelle tipologie rossa e rosata, esso è ottenuto principalmente dalle uve dei vitigni Sangiovese e Uva di Troia.
Protagonista della serata è stato la cucina del Maestro Chef Lello D’Agostino, che ha realizzato portate ispirate alla storia del territorio, tutte rigorosamente realizzate con genuini prodotti dell’agricoltura locale, il cuore economico della Capitanata, secondo un’interessante similitudine anatomica riportata dalla viva voce dell’Assessore alle Produzioni, Antonio Angelillis. Durante la cena che ha fatto da contorno alla puntata, si sono degustate portate coreograficamente, oltre che nel sapore, pregiatissime: sformatine di ricotta su crema al peperone al mostolio, rivisitazione della melanzana alla capuzzella su coulin di pomodoro al basilico, orzotto al ragù di coniglio da aia con lamelle di carciofi croccanti, punta di petto di vitello farcita al percorino, spezie fini e patate fondenti al rosmarino, tortino di pane della montagna all’uva passa e pinoli con agrumi caramellati. Il tutto accompagnati dagli ottimi vini di Troia prodotti dal signor Mario Ciarmoli. Con il maestro di cucina abbiamo avuto modo di celebrare le ottime proprietà organolettiche dell’olio extravergine di oliva, argomento diffuso anche dall’agronomo Enzo Roggia, che ha illustrato le peculiarità ed il sapore delle produzioni del Tavoliere, in maggior parte derivanti dall’oliva coratina, e dei pregi di una corretta alimentazione, base indispensabile per la salute e, perché no, anche per ottenere buone prestazioni sportive, come sostenuto dal maestro Massimo Botticelli, fisioterapista e proprietario di una palestra ad Orta Nova.
Il connubio, auspicabile, tra sport ed enogastronomia, è stato sostenuto anche dall’Assessore Provinciale alle Politiche Giovanili e Sport, Marianna Anastasia, anch’ella gradita presenza della serata.
Una pagina della trasmissione è stata incentrata sul tema dell’accoglienza, in termini di bon-ton, con l’esperto Antonio Tarantino, che ha offerto una serie di “chicche”, assolutamente importanti, affinché un ristoratore dia la giusta immagine della sua attività, e in termini “formativi”, grazie alle iniziative messe a disposizione per la formazione dei giovani del Territorio, dall’Assessorato Provinciale di pertinenza del dott. Giuseppe Calamita ed illustrate dalla viva voce dell’assessore.
Accoglienza, ristorazione, produzioni del territorio, professionalità sono stati alcuni degli argomenti principi della puntata del 17 gennaio 2006 targata “I racconti della terra” e quanto le eccellenze gastronomiche recitino la parte del leone nel comparto turistico è stato sottolineato anche dall’Assessore Provinciale “Politiche educative/comunitarie e turismo”, Giuseppe De Leonardis, che ha illustrato la grande completezza della proposta turistica offerta dalla Capitanata. L’evento è stato degnamente concluso dall’intervento del sindaco, Michele Vece, che ha testimoniato la volontà della sua amministrazione di sostenere gli imprenditori ortesi e di essere sempre più attivi in termini di produzione ed innovazione.


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