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Presentazione I Racconti della Terra
 

SINTESI DELLA 2° TAPPA - FOGGIA

La seconda puntata de “I Racconti della Terra” è stata realizzata a Foggia, il capoluogo delle terre di Capitanata, la più settentrionale e la più estesa delle province di Puglia e sorge al centro del “granaio d’Italia”, il Tavoliere pugliese, seconda pianura italiana dopo quella Padana. Una distesa uniforme di grano, dai colori che cambiano secondo il mutare delle stagioni. Foggia è una città dall'aspetto moderno che conserva il ricordo della storia quasi solo nel nome. Questo toponomino deriva dal latino "fovea", cioè fossa, che anticamente serviva per la conservazione del grano. Oggi una delle antiche “fosse” sopravvive ancora nel piazzale antistante la chiesa di San Giovanni Battista, noto proprio come “piano delle fosse”.
Le origini di Foggia sono collegate al declino della vicina Arpi, la cui fondazione mitologica fu attribuita a Diomede. I primi documenti della città risalgono all’epoca normanna e federiciana, quando sorsero la cattedrale e il palazzo di Federico II, edificato nel 1223.
Foggia crebbe con gli Angioini e con gli Aragonesi che nel 1447 istituirono la "Dogana della mena delle pecore in Puglia".
Due terremoti, nel 1456 e nel 1731, il malgoverno spagnolo e, in tempi più recenti, i bombardamenti del 1943, hanno cancellato i tesori architettonici della città, sicché poche testimonianze dei fasti del passato permangono, come la Cattedrale, costruita nel 1172 da Guglielmo II il Buono e Palazzo Arpi, nato sui resti della residenza imperiale di Federico II, che oggi ospita il Museo e la Biblioteca Comunale. Da vedere la splendida villa comunale, situata di fronte alla fontana di Piazza Cavour e nei pressi del Palazzo dell’Acquedotto, che riporta alla memoria i tempi del duce, le chiese, alcune molto antiche, nel cuore di Foggia vecchia, il monumento dedicato al celebre compositore Umberto Giordano, fiore all’occhiello della città.
La provincia di Foggia è ricca di storia e di scenari naturalistici che vale la pena visitare. Dal Gargano al Subappennino, dal Tavoliere alle isole Tremiti, tutto il foggiano è un trionfo di colori, tradizioni, religiosità, archeologia e soprattutto sapori tutti da gustare.
La trasmissione si è svolta all’interno della “Sala da ricevimenti International” che, oltre ad ospitare la serata, ha anche accompagnato, mirabilmente, la conclusione della prima tranche di corsi dell’Accademia Nazionale di Alta Cucina “Future chef”. Alla serata hanno partecipato, infatti, gli allievi e gli insegnanti della scuola.
Dopo una chiacchierata interessante sull’importanza dei particolari e dell’atmosfera in una sala da ricevimenti, con il direttore dell’International Cosimo Gatta, unita ad una conversazione sui dettagli della mise en place di un banchetto “a prova di bon ton”, con l’esperto Antonio Taranino, la serata ha visto susseguirsi un ricco carnet di presenze.
Dallo chef Michele D’Agostino, mago delle ricette che ha saputo creare uno straordinario cocktail di piatti innovativi con punte di tradizione, all’esperto di vini Andrea De Palma, che ha spiegato ai telespettatori l’importanza della gestualità e dell’attenzione a tutta una serie di operazioni necessarie per una corretta degustazione dei vini, soffermandosi sulla ricchezza di un corretto abbinamento tra cibo e vini.
Il senso di appartenenza di un vino alla terra che lo produce è una delle caratteristiche che ne aumentano valore e qualità. Durante la seconda puntata de “I Racconti della Terra”, l’attenzione si è incentrata sui vitigni autoctoni pugliesi quali il Negroamaro, l’Uva di Troia, il Primitivo ed alcune varietà internazionali quali il Merlot e lo Chardonnay, che danno il meglio di sé nei terreni caldi e ventilati della Capitanata, grazie alla presenza di Angelo Paradiso, produttore vinicolo delle omonime cantine di Cerignola.
Essendo Foggia il capoluogo di una provincia che deve molto al mare, sono intervenuti al dibattito sulla professionalità e sulla diffusione dei prodotti tipici del territorio, il signor Fidelio Di Vito, Direttore Mercato Ittico Manfredonia e Algesiro Cariglia della Tortuga s.r.l, che hanno discusso sulle potenzialità del mercato ittico foggiano e sulla necessità di far conoscere la qualità ben oltre i confini provinciali, adeguandosi alle richieste di un mercato attento e sensibile.
La puntata si è pregiata di ospitare tre importanti figure del mondo politico: l’assessore provinciale all’agricoltura, Antonio Angelillis, che si è soffermato sull’importanza della sfida lanciata dalla globalizzazione alle piccole imprese, una sfida che la provincia di Foggia può vincere; l’assessore provinciale alla formazione, Giuseppe Calamita che, mostrando interesse per la “Future chef” ha sottolineato come sia importante investire ed adeguare le scuole e gli istituti di formazione affinché preparino figure di professionisti validi e richiesti dal mondo del lavoro; infine, il consigliere regionale Franco Ognissanti, che si è preannunciato fermo sostenitore della valorizzazione dei prodotti tipici di Capitanata nella sua attività di consigliere della regione Puglia.
La serata si è conclusa con un brindisi e con parole di riflessione da parte dello chef Lello D’Agostino sulla filosofia che sottende un menù o la scelta di un itinerario del palato…argomento che meriterà di essere affrontato nelle prossime puntate.

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