Il quarto appuntamento con “I Racconti
della Terra” è stato dedicato
al comune di Carapelle, anch’esso appartenente alla
realtà dei cinque Reali Siti di Capitanata, situati
nella parte meridionale del Tavoliere Pugliese e uniti, com’è
noto, uniti per volontà di re Ferdinando IV.
Carapelle è considerato il più giovane dei cinque
comuni limitrofi e si presenta come una cittadina di circa
5800 abitanti, sorta nel 1774, presso l’omonimo fiume,
ma elevata a Municipio solo nel 1957: fino a quell'anno, il
paese era una frazione della vicina Orta Nova.
Il termine “Carapelle”, che deriva
appunto dal corso d’acqua che scorre nella zona, ha
un’etimologia particolare e deriverebbe da “carapo”
che significa roccia, gorgo.
Nei secoli scorsi, la pianura dove oggi sorge il paese non
era che un territorio brullo e flagellato dalla malaria. Dopo
la bonifica avvenuta nella seconda metà del '700 e
la trasformazione fondiaria questa zona subì una gran
cambiamento, che pose le basi per la forte produttività
agricola odierna. In origine, Carapelle era popolata da appena
56 nuclei familiari, prevalentemente provenienti dall’Irpinia,
dall’Abruzzo e dalla Lucania. Il primo nucleo delle
case sorse nelle vicinanze di un pozzo che forniva, secondo
uno scritto del tempo, “acqua fresca ed abbondante”,
realizzato dai Gesuiti. Il pozzo tornò a nuovo splendore
negli anni Ottanta. Altra parte importante del nucleo originario
fu la chiesa che, negli anni Cinquanta, fu dotata di un campanile
e di una cupola.
Dopo l’espulsione di 26 delle 56 famiglie censuarie,
il sito di Carapelle fu acquistato, in un’asta pubblica,
dal marchese Lorenzo Filiasi di Foggia. Solo
nel 1806 la città tornò al Regio Fisco e fu
accorpata ad Orta Nova.
La città dista da Foggia appena 18 km ed è collegata
al capoluogo dauno dalla Strada Statale 16.
Tra i monumenti da vedere ci sono il Palazzo della
Canonica, il Pozzo Gesuitico, il
Monumento ai Caduti e la cattedrale dedicata
alla Madonna del Rosario.
Grande importanza rivestono alcune feste popolari e religiose,
come la processione dedicata alla Madonna dell’Incoronata.
È l'agricoltura, fiorente e d’antica tradizione,
il dato economico-sociale più evidente in questo centro
del Basso Tavoliere. Carapelle possiede, infatti, una superficie
agricola di 2300 ettari, ripartiti tra seminativi e coltivazioni
legnose. Nettamente predominante le colture ortofrutticole
ed i vigneti, seguiti dalla cerealicoltura e dagli oliveti.
La prima accoglienza ci è stata data dal primo cittadino
di Carapelle, il prof. Alfonso Palomba, foggiano
di nascita ma carapellese d’adozione da ben trent’anni,
che oltre ad essere l’apprezzato sindaco della città
è anche dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico
Commerciale “P. Giannone” di Foggia.
Il prof. Palomba si è dimostrato un valido storico
di questi luoghi e, dopo averci fatto dare uno sguardo al
passato, attraverso pillole di curiosità sulle tradizioni
di Carapelle, si è soffermato sui progetti futuri che
concernono la città, volti a migliorarne i servizi,
la fisionomia e, soprattutto, la produttività, cercando
di potenziare la filiera agroalimentare, vera risorsa della
zona, al fine di produrre qualità sempre maggiore da
lanciare, in maniera competitiva, sul mercato.
D’accordo con il primo cittadino anche Gerardo
Pietrafesa, presente alla serata, ospitata degnamente
dal Ristorante Pizzeria “Al Villino”
di Ortanova, nella duplice veste di consigliere comunale e
di “produttore” di una delle principali risorse
della terra di Carapelle: il carciofo. Il signor Pietrafesa,
infatti, lavora nell’azienda agricola di Giuseppe
Mariani, molto rinomata per la qualità e la
passione nel lavoro, una ditta che ha il suo fulcro nella
raccolta del carciofo e nella sua semilavorazione, insieme
ad altri ottimi prodotti del carapellese, come il pomodoro.
Proprio ai prodotti ottimi della zona è stato ispirato
l’ottimo menù nostrano realizzato dallo chef
Roberto Moscaritolo, già ospite de “I Racconti
della Terra” nella puntata del debutto.
Dopo una ricca fantasia di latte a base di prodotti caseari
freschi, tra cui spiccavano ottime ricottine e formaggi aromatizzati
alla rucola, al pepe nero ed ai peperoni, sono state servite
ottime omelette agli asparagi, incorniciate da un’appetitosa
salsa verde ricavata sempre da asparagi del luogo e da carciofi
alla giudea. Il primo piatto fondeva la tradizione del mare
a quella della terra: gnocchi accompagnati da gamberetti,
asparagi, pomodori e scaglie di grana. Il secondo lasciava
trionfare, ancora, gli speciali carciofi, che farcivano un
tenerissimo rollè di carne. A degna conclusione, mousse
al caffè e gelato, il tutto con l’accompagnamento
di vini bianchi e rossi della zona.
Una vera chicca presentata durante la trasmissione è
stato il neonato portale dedicato ai cinque Reali Siti che
potranno, così, essere conosciuti ben oltre la realtà
della provincia e della regione grazie ad un semplice click.
Il sito (www.5realisiti.it)
è stato presentato da Giuseppe Scarpiello,
responsabile informatico della “Solution
Group”, che ne ha illustrato scopi, contenuti
e prospettive. Un modo alternativo per conoscere una realtà
importante, che non va solo ad appannaggio delle nuove generazioni,
notoriamente le più “informatizzate”.
Gradita ospite della quarta puntata è stata la dottoressa
Antonella Bombacigno, responsabile del Consorzio
“Daunia Verde”, che ha saputo
introdurre i telespettatori ed i presenti nel mondo dell’olio,
principe delle produzioni pugliesi e protagonista dell’alimentazione
mediterranea. Dopo aver presentato le quattro diverse tipologie
di olio, tutte ottime, del foggiano, la dott.ssa Bombacigno
ha spiegato i punti di forza e di debolezza del prodotto nostrano,
individuando una soluzione concreta per la tutela dell’extravergine
di oliva in un’adeguata ed imprescindibile politica
dei marchi.
La serata ha avuto l’onore di unire tutti e cinque i
primi cittadini dei Reali Siti, accomunati non solo dall’occasione
conviviale, ma anche dal comune progetto, che diventa via
via più concreto, di realizzare maggiore coesione e
sinergia tra i centri del Basso Tavoliere di Carapelle,
Orta Nova, Stornarella, Stornara ed Ordona.
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