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Presentazione I Racconti della Terra
 

SINTESI DELLA 57 ° TAPPA - FOGGIA

Un tavolo tecnico importante quello che ha tenuto banco a Palazzo Dogana, sede storica della Provincia di Foggia, lo scorso 26 febbraio. In una sala consiliare gremita da dirigenti scolastici, formatori, docenti, addetti all’informazione ed istituzioni è stato presentato il protocollo d’intesa sottoscritto dall’Assessorato Provinciale alla Formazione Professionale, dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dagli enti di formazione, allo scopo di agevolare il “passaggio tra sistemi”, ossia rendere più agevole il passaggio dal mondo della formazione a quello dell’istruzione e viceversa.
Si tratta di una realizzazione importante, fortemente voluta dall’assessore Giuseppe Calamita che, giunto alla fine del suo mandato, ha posto ancora una volta la provincia di Foggia in pole-position rispetto alle altre province pugliesi, in attesa della tanto attesa delega per la formazione finanziata, che la Regione Puglia ancora non conferisce alle province (ricordiamo che la Puglia è l’unica regione a non aver provveduto in tale senso, n.d.r.). I soggetti maggiormente coinvolti nel “passaggio tra sistemi” sono, in primo luogo, i giovani  minorenni, ancora sottoposti ad obbligo scolastico, ma la vera novità è che vi sono contemplati anche coloro che vogliono accrescere le loro competenze e acquisire un patrimonio formativo che sia veramente spendibile. E’ il caso di dire che formazione ed istruzione, come due facce della medesima medaglia, sono inscindibili, come sostenuto dal dott. Giuseppe De Cato, intervenuto in rappresentanza del CSA di Foggia.
Un ruolo di coordinamento importante verrà esercitato proprio dalla Provincia di Foggia, in virtù del “COMITATO PARITETICO RETE PROVINCIALE”, che si occuperà di riconoscere e valutare i crediti di tutti coloro che presenteranno richiesta di passaggio, sulla base delle proprie conoscenze, competenze e abilità acquisite nel sistema della formazione professionale, nell’esercizio dell’apprendistato, per effetto dell’attività lavorativa o per autoformazione, come ha spiegato Vittorio Russo, Operatore del Coordinamento Provinciale.
A modificare ulteriormente la fisionomia di un sistema dell’istruzione in fieri già da qualche anno ci ha pensato l’ordinanza ministeriale 87/04, che modifica la precedente (la 90 del 2001)  e che manda in pensione i vecchi esami di idoneità ed integrativi. Ciascuna istituzione scolastica, difatti, provvederà a costituire una commissione composta da docenti che, sulla base della documentazione presentata e in relazione all’indirizzo di studi, valuterà le competenze e le abilità acquisite  dai giovani, ammettendo gli interessati agli esami di Stato di qualifica professionale o di licenza di maestro d’arte. Un modo per rendere la scuola più vicina agli studenti, cercando di combattere quella piaga tanto diffusa quale è la devianza scolastica, insistendo su quelli che sono diritti inalienabili per i minori e che si possono realizzare puntando su scuole che, contando su validi insegnanti e formatori, siano animati da tre parole fondamentali: amore, accoglienza e solidarietà. E’ stato questo, infatti, in messaggio di Massimiliano Arena, garante provinciale per l’infanzia e l’adolescenza.
Al dibattito hanno preso parte anche il presidente dell’Enaip Puglia, Giuseppe Ardito, e Maurizio Drezzadore, segratario nazionale dell’ente di formazione “Forma”. Drezzadore ha ribadito la necessità di colmare il deficit di formazione presente nel nostro Paese attraverso interventi mirati, che consentano da un lato l’istruzione e la formazione del giovane, per poi consentirgli di acquisire quel concetto indispensabile nel terzo millennio: la formazione permanente.
Buona visione!

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