C'era una volta, e c'è ancora, il Gargano. Terra aspra e rocciosa nell'aspetto esteriore, che nasconde centinaia di tesori tra coste, calette, sapori, colori, peculiarità. La parola chiave per conoscere il Gargano è natura, scritta con la "N" maiuscola. La storia più bella che il promontorio del Gargano sa raccontare è proprio quella delle ricchezze naturali e della biodiversità, che fa coestistere anche a pochissimi chilometri di distanza habitat variegati ed affascinanti. La storia di questa biodiversità inizia con la vita, centinaia di milioni di anni fa.
Si avrà modo di osservare IL Promontorio, terra carsica puntellata da oltre 4000 doline, la più nota è quella di Pozzatina, nel territorio di San Nicandro, profonda più di 100 metri, con un diametro di circa 500, è lei la più grande d'Europa. L'idrografia sotterranea della zona è ricca e tra i territori di Vico ed Ischitella si annovera la falda secondaria del sistema acquifero sotterraneo garganico. Lungo le coste, e nelle parti antiche dei paesini arroccati sul promontorio, in anto nei cieli si librano rondoni, rondini rossicce e rondini alpini, uccelli rari protetti dalla LIPU e al centro di progetti di tutela.
Proseguendo il viaggio alla scoperta della biodiversità, ci perdiamo completamente nella foresta umbra. Qui si possono avvicinare animali di grande fascino, un tempo presenze più familiari all'uomo ma oggi quasi sconosciute ai più.
Oggi l'area del Parco Nazionale del Gargano, che ha sede a Monte Sant'Angelo e comprende diciotto comuni, rappresenta uno dei parchi meravigliosi del Belpaese. Istituito nel 1991, questo territorio di quasi 120mila ettari ha il pregio di ospitare al suo interno un repertorio inimmaginabile di flora e fauna difeso da svariati progetti, come quello per la protezione del lupo o le ricerche per le faggete vetuste candidate all'Unesco.

Buona visione!