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Presentazione I Racconti della Terra
 

SINTESI DELLA 163° TAPPA - GARGANO

terzo appuntamento col Gargano e parliamo proprio di cultura, in una terra che ha visto alternarsi diversi popoli e dominazioni, fin dall'antichità, come testimoniano alcune forme dialettali, ricette e urbanistica delle città.
Il nostro itinerario parte da Manfredonia, porta del Gargano, che ha sempre dovuto proteggersi dalle incursioni provenienti dal mare e il castello svevo -angioino ne è la riprova. La città deve il suo nome a Manfredi, figlio di Federico II, da cui fu fondata nel 1256. A pochissima distanza, l'Abbazia di Pulsano, edificata nella diocesi di Siponto sui resti di un antico tempio pagano dedicato a Calcante, A Siponto spiccano altri straordinari edifici.
San Severo e Torremaggiore, che aprono l'itinerario settentrionale verso il Promontorio del Gargano, hanno storia e tradizioni ataviche. La prima fu leggendariamente fondata dall'eroe greco Diomede e sarebbe rimasta una cittadina pagana fino al 536, quando san Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto, avrebbe imposto all'abitato il nome di un governatore Severo, da lui convertito al cristianesimo. La storia di Torremaggiore è legata a quella del Monastero Terrae Maioris e al borgo medievale di Castel Fiorentino, passato alla storia perché ha accolto l'imperatore Federico II, deceduto qui nel dicembre 1250.
Spostandosi sulla costa incontriamo Rodi Garganico, abitato fin dal pelolitico e nato dal popolo dei Rodii. Nota per il mare e per gli edifici religiosi, come quello intitolato alla Madonna della Libera, protettrice della città è un intreccio di strade suggestive che giugono fino al porto turistico, attrezzato di ristoranti e negozietti. Si conclude il nostro viaggio tra i saperi del Gargano fermandoci a Vieste, città Dauna e poi municipio romano, nella sua storia ha rivestito un ruolo importante a causa della sua posizione strategica

Buona visione!

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