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Presentazione I Racconti della Terra
 

SINTESI DELLA 23° TAPPA - CERIGNOLA

Questa puntata è ambientata in una cornice da sogno, in un’atmosfera che ci immerge nel passato lontano, il XVI secolo, quando quella che oggi è una delle sale ricevimento più apprezzate di Capitanata era solo un antico maniero, adibito a cantina e alla trasformazione dei prodotti agricoli. Lo scenario è Tenuta Casale “Santa Maria”, un piccolo gioiello immerso in trenta ettari di terra coltivata a uliveto, tra pini e querce secolari. Qui abbiamo incontrato, in una veste diversa, il maestro chef Lello d’Agostino, direttore della struttura che, oltre ad accompagnarci in cucina per scoprire la produzione dei piatti e a mostrarci l’impiattamento, il prodotto, per così dire, finito, ci ha spiegato come la tenuta sia una piccola azienda in cui operano oltre 50 dipendenti e come ogni cosa sia al suo posto e ci sia un posto per ogni cosa.
Le prelibatezze del menù che ha accompagnato la serata, intitolata “Festa degli Sposi” e dedicata alle coppie che hanno scelto questa cornice per il proprio giorno più bello, non hanno confronto.
Dal “piatto di apertura” (Espressino freddo alla moda del Nostromo) all’antipasto in cui il mare e la terra si incontrano (Cannolo di mazzancolla con mousse di patate all’aglio dolce, sfera di salmone selvatico con spuma di caprino e sintonie di zenzero, sformatine di parmigiana alla siciliana), ottimi i primi (Riso violone nano mantecatto all’onda con delizie dell’Adriatico, pomodori passiti all’olio, clorofilla di prezzemolo e pesto di olive nolche, nonché Cupoletta di caavatelli di grano arso con carboncelli ed erbe spontanee dell’alta Murgia su crema di fave e cavolfiore), eccellenti i secondi (Millefoglie di pesce persico e pesce spada con pomodori ramati, friggiteli e tortino di lampasciuoli su vellutata allo zafferano) e il “piatto di mezzo” (Fondente di mozzaerella di bufala in batuffolo di kataifi su goccia di fonduta di pecorino dauno), dulcis in fundo, nel senso letterale dell’espressione, con Bocconotto della tradizione con crema inglese e perle di frutta autunnale e Torta celebrativa. Per la realizzazione della sola torta, lo chef ha lavorato per oltre sei ore (due delle quali alla composizione di una splendida scultura in zucchero raffigurante due tortore, simbolo dell’innamoramento).
Il tema della puntata, “sapienza e accoglienza”, è stato quanto mai opportunamente discusso anche con il maitre, Leo Belgiovine, che ha presentato il suo staff e celebrato la cura del servizio, in cui la parola approssimazione NON DEVE ESISTERE.
Ospite della serata anche l’assessore provinciale alle politiche attive del lavoro Giuseppe Calamita, il cui assessorato è da anni attivo in tema di professionalità, come testimoniano, tra l’altro, i progetti di successo (anche in termini occupazionali) realizzati lo scorso anno.
Con Francesco De Monte, presidente di una cooperativa per la valorizzazione e trasformazione della Bella di Cerignola, abbiamo parlato di quest’ottimo prodotto del Tavoliere Meridionale, mentre con l’imprenditore Antonio Gervasio, dell’omonima azienda di Orta Nova, abbiamo parlato di tutto quanto è possibile trovare nella sua attività, particolarmente utile agli sposi, protagonisti della serata, quanto a materiale edilizio, arredamenti da bagno, soluzioni funzionali, moderne e personalizzate per la casa. E gli sposi? Abbiamo intervistato anche loro, ma solo una piccola rappresentanza delle quasi 150 coppie presenti. Tutte hanno elogiato la struttura e spiegato i motivi che li hanno spinti a sceglierla quasi ad occhi chiusi: la cura degli interni e gli splendidi scenari esterni, i menù a prova di palati esigenti, la professionalità del servizio e dell’accoglienza.


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