Nella puntata in questione si parla di Sistemi turistici locali, un modello originale di organizzazione del territorio per la valorizzazione delle risorse esistenti e la realizzazione di progetti innovativi di sviluppo dell’offerta turistica. La Puglia si prepara al termine del 31 ottobre che renderà effettivo il cambiamento, a quasi un decennio dalla legge 135 del 2001, che ha gettato le basi su una riorganizzazione di questi organismi, e dalle legge REGIONALE N. 1 DEL 2002, attinente alle norme di prima applicazione dell'articolo 5 suddetta legge, riguardanti il riordino del sistema turistico pugliese. Dopo una lunga gestazione, e in ritardo rispetto ad altre regioni, anche la regione del “tacco” si prepara a partire. Il convegno, come ha spiegato l’Assessore al Turismo della Provincia di Foggia, Nicola Vascello, ha il non ultimo scopo di prendere esempio da best practises nazionali che possano essere veicolo di idee e di eccellenza. Ciò spiega anche la presenza di illustri nomi di relatori come l’esperto di sistemi turistici locali Giuliano Turcato, che sostenuto l’estrema validità degli STL, nonché di Eugenio Magnani, direttore generale ENIT.
Con i Sistemi turistici locali assistiamo ad un cambiamento di prospettiva: il territorio non è più il semplice spazio in cui si esplica l’attività turistica, ma diventa il nuovo e vero protagonista del turismo. Per chi si occupa di sviluppo turistico, si tratta allora di individuare modi nuovi di gestire e promuovere le offerte e le località turistiche, secondo l’ottica del marketing territoriale. Mentre alcune regioni hanno rinunciato a modificare il proprio assetto organizzativo, la maggior parte ha provveduto a dotarsi di una specifica regolamentazione ed a riconoscere le nuove figure, che in alcuni contesti regionali rappresentano l’opzione fondamentale nelle attuali strategie di governo del territorio turistico, come ha evidenziato Bruno Bernardi, ordinario facoltà di economia presso la Ca’ Foscari di Venezia.
Sappiamo che in Puglia esistono due tipi di Sistemi turistici locali, uno a carattere Territoriale (STL Territoriale), destinato prioritariamente alla valorizzazione ed allo sviluppo della qualità dell’offerta; l’altro di Prodotto, destinato a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la creazione di nuova e migliore occupazione, la crescita delle imprese che operano nel settore del turismo. In che modo essi contribuiscono a ridefinire l’organizzazione turistica pubblica? E qual è il contributo che la geografia economica può dare allo sviluppo di sistemi turistici integrati e sostenibili? Oltre all’Assessore Vascello, ne abbiamo discusso con Isabella Varraso, Preside Facoltà di Economia Università degli Studi di Foggia
Tra gli aspetti maggiormente innovativi della riforma sui sistemi locali, inoltre, figura un nuovo modello organizzativo dell’offerta turistica, imperniato sul concetto di cooperazione sistematica tra responsabili e beneficiari dello sviluppo quali gli enti locali, gli operatori del settore e comunità locale. Come si può rendere più efficace questa cooperazione? L’abbiamo chiesto al Presidente della Camera di Commercio di Foggia, Eliseo Zanasi.
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