Una puntata veramente imperdibile questa dedicata alla cultura terrazzana, vera anima della “foggianità”. Si fa, infatti luce, sulla figura del terrazzano, cacciatore e raccoglitore che, da queste parti, aveva fatto dell’arte di arrangiarsi il suo stile di sopravvivenza. Alcuni studiosi ipotizzato che il terrazzano anticamente costruisse terrazze o che vivesse in castelli e zone cinte da mura, ma solo nel Tavoliere delle Puglie le persone che raccoglievano i frutti spontanei erano note come“terrazzani”, sebbene questo termine non abbia sempre avuto un’accezione positiva, in alcune fasi storiche si riteneva che terrazzano fosse sinonimo di ladro, in altre di cafone. Ne parliamo in primis col professor Angelo Capozzi, antropologo e fonte principale per la raccolta delle informazioni in nostro possesso, e con Nicola Russo, chef e titolare ristorante “Al primo piano” che trae ispirazione dalla cucina nobile e terrazzana per la sua arte culinaria odierna, tradizionale e rivisitata con originalità. La cucina terrazzana deriva da tre tipi di “personaggi”: i terrazzani raccoglitori dei frutti spontanei della terra (lambasciuoli, funghi, verdure, lumache, cardi, liquirizia, camomilla, capperi…), i contadini (che coltivavano fave e piselli nei terreni dei proprietari nell’anno dedicato al maggese),  i carrettieri che trasportavano vino, paglia, grano ed altri prodotti della terra. Il menù 100% terrazzano ha avuto acme con le mozzarelle “fatt tand p’ tand”, ossia sul momento, dal bravissimo casaro Antonio Asselta, titolare del caseificio foggiano “La Foggianella”, noto per l’artigianalità e l’ottima qualità delle sue tante produzioni. La presenza di Alessio Bongini, rappresentante dell’ azienda piemontese “Fontana Fredda”, ha attestato l’avvenuto matrimonio dai vini nobili piemontesi e la nostrana e povera cucina del terrazzano, un connubio tutt’altro che azzardato! E se Daniele Circiello della Solutiongroups Srl spiega in che chiave vada letta la tematica terrazzana nell’ambito de “I Racconti della Terra” e della promozione del territorio, incontriamo un terrazzano in carne ed ossa nell’attore Luigi Schiavone, protagonista dello spettacolo di successo “Io, Pantaleone, terrazzano foggiano”, su testi di Angelo Capozzi, per la regia di Tonio Sereno.  E’ stato, così, possibile affrontare il tema a 360 gradi, parlando anche dell’abbigliamento terrazzano e di come certe tradizioni locali ancora sopravvivano nel quartiere delle Croci, a Foggia, e nella festa popolare di Sant’Anna. Abbiamo,  inoltre, parlato di storia con la prof.ssa  Margherita Pasquariello  e celebrato un altro gemellaggio emblematico con la città di Grottaglie e la ceramista Cinzia Fasano, mentre Pasquale Murgante, sindaco di Accadia, segna un altro goal per la città del Subappennino che si attesta… da record: scoprirete di che si tratta nel corso della puntata!

Buona visione!