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Presentazione I Racconti della Terra
 

SINTESI DELLA 108 ° TAPPA - VIESTE

Una puntata particolarissima quella di oggi: siamo a Vieste dove si celebra la festa di San Giorgio, in una giornata particolare che si può dire inizi allo spuntar del sole, con mortaretti, fuochi d´artificio, la musica della banda. Questa festa affonda radici nel Medioevo e le sue usanze si rifanno addirittura ai Romani.
I bizantini, una volta conquistata la Puglia, tentarono di introdurre il culto orientale in Italia anche attraverso la devozione verso santi ortodossi e a Vieste furono probabilmente loro a portare il culto di San Giorgio e del santo soldato Ponziano. La festa si svolge così: la mattina del 23 Aprile una solenne processione accompagna la statua del Santo fino alla chiesa della Madonna delle Grazie dove si celebra una messa che precede il rientro del corteo in Cattedrale. Proprio nel cuore della processione, abbiamo intervistato alcuni partecipanti e il parroco della Chiesa della Madonna delle Grazie, don Stefano, che ha parlato del grande amore dei viestani per il loro patrono, insieme a Santa Maria di Merino, che festeggia a maggio.
In questi luoghi, gli antichi si recavano in primavera per recare sacrifici sull’altare (il Poseidon) di Nettuno, a cui erano sacri i cavalli locali, e si solevano cibare con la frittata che era considerata sacra; la vivanda infatti era un disco (simbolo della terra) costituita da uova, erbe aromatiche e bianchetto, simboli di fecondità e risveglio della Natura; una sorta di cibo che doveva propiziare l’abbondanza e la prolificità della terra e del mare. Inoltre a questa divinità erano sacri dei giochi a cui partecipavano i giovani locali, questi culminavano in una corsa coi cavalli sulla Spiaggia del Castello il cui vincitore era salutato, come un semidio, eroe dell’anno. Queste tradizioni si sono poi mantenute nella festa di San Giorgio attraverso la sagra della frittata, che vede la partecipazione anche dei ragazzi della scuola alberghiera di Vieste, come ci spiega il vicario, prof.ssa Nella Palmieri, nonché dell’associazione chef, rappresentanti dal Presidente onorario FIC Puglia, Pietro Martinelli. Oltre 10mila i panini con frittata preparati e consegnati ai fedeli dopo la processione.
Ma ci facciamo spiegare direttamente dal sindaco, Ersilia Nobile, cosa accade in queste giornate che uniscono religione, folclore e tradizioni...
Nel Medioevo questa festa era molto sentita dai soldati e dai cavalieri e, durante le crociate in particolare, si raccoglievano numerosi per omaggiarlo, inoltre si allestiva anche una fiera del bestiame che richiamava le genti di tutto il circondario. Oggi i viestani sentono un po’ la nostalgia del passato, come ci testimoniano alcuni intervistati, quando ci si fermava sulle falde della collina ai cui piedi si erge la chiesa di San Giorgio, per fare pic nic ovviamente a base di pane, frittata, vino. Dopo la messa, che vede partecipare i viestani e le autorità, mentre tutta la città si ferma e vigila sull´evento, incontriamo l´assessore al turismo del comune di Vieste, Nicola Rosiello, che ci spiega che valore ha oggi la cultura del passato, anche per promuovere maggiormente il turismo. E parliamo anche delle prossime attività che vedranno protagonista la città di Vieste, una per tutti la terza edizione della fiera del gusto e del turismo enogastronomico che si terrà dal 6 al 10 luglio prossimi.
E mentre dopo il rientro del Santo in cattedrale, si scatenano i fuochi pirotecnici, il popolo viestano attende trepidante il momento clou della giornata, la tradizionale galoppata dei cavalieri lungo la spiaggia, ad emulare le leggendarie vicende di San Giorgio a cavallo, come ci spiega il presidente del comitato della festa di San Giorgio, Leonardo Cavaliere. La galoppata si svolge lungo la spiaggia della “Scialara”, alla quale prendono parte più di dieci cavalli, fino a qualche tempo fa montati a pelo, cioè senza sella, né briglie, ora per ragioni di sicurezza si sono adottate attrezzature più moderne. La tensione nei momenti precedenti la partenza di taglia davvero col coltello, anche quest’anno il maltempo l’ha fatta da padrone, ma i fantini si sono dati battaglia: essi si preparano di anno in anno a questo appuntamento e sperano di essere ricoperti di gloria..
Una puntata emozionante…buona visione!

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