31 ottobre 2002. Tra Puglia e Molise la terra trema. 29 morti a San Giuliano di Puglia, per la maggior parte bambini, decine di sfollati. In Puglia il comune più colpito fu Carlantino, inserito dalla protezione civile tra i comuni della “prima fascia”, i più colpiti dal tragico evento. Ma quali sono i ricordi del sindaco? E quale contributo ha dato la Chiesa alla popolazione sconvolta? L’abbiamo chiesto al primo cittadino, Vito Guerrera, e al vescovo dell’arcidiocesi Troia- Lucera, Monsignor Domenico Cornacchia. A sette anni di distanza, la città di Carlantino ha voluto ricordare, premiando coloro che si distinsero dopo il sisma, con coraggio e sacrificio per sostenere le popolazioni colpite. 19 coloro che hanno ricevuto un formale attestato di benemerenza, tra loro la bolognese Silvia Noè, direttrice dell’istituto “S. Giuseppe” che donò al paese giochi per la scuola elementare e libri per la biblioteca comunale. Con Guerrera abbiamo voluto fare un discorso più ampio, toccando temi importanti che riguardano la sicurezza del territorio, il suo sviluppo, le realizzazioni in termini di strade e servizi, come il progetto, presentato direttamente a Roma da Vito Guerrera e poi approvato, del secondo casello autostradale foggiano, che sarà situato ad Incoronata e l’impegno per la realizzazione del centro di monitoraggio presso il Fortore, per mettere il territorio in sicurezza in caso di piena del fiume. A livello regionale, Guerrera non sostiene la politica di investimenti a pioggia finora realizzata, perché le esigenze delle singole province sono diverse. Ma il discorso è ampio e va ascoltato in questa puntata che non dimentica l’enogastronomia Carlantinese. Incontriamo prima Gennaro Palancia, produttore di oli di altissima qualità e di varietà particolari, come quelli aromatizzati, per poi recarci presso il ristorante “Il Rifugio”, dove abbiamo degustato piatti tipici preparati dalla giovane e brava chef Antonella Pozzuto e siamo stati testimoni di ogni ben di Dio, con prodotti locali che ci presenta Donato Pisano , titolare dell’azienda Conserve “Monti Dauni”. Infine, il congedo ai telespettatori viene dallo scrittore Salvatore Cafano che ci illustra modi di dire e nomi originali delle produzioni “Made in Carlantino”. Buona visione!